Le dermatiti da ipersensibilità (Hypersensitivity Dermatitis – HD) nel gatto sono state studiate molto meno che nel cane. L’utilizzo del termine “dermatite atopica felina” è discutibile perché tale sindrome non è ancora stata ben caratterizzata nella sua manifestazione clinica. Inoltre non è ancora stata dimostrata l’importanza delle IgE nella patogenesi della dermatite da ipersensibilità nel gatto. I livelli di IgE allergene-specifiche non sono correlabili in modo specifico alle manifestazioni cliniche dell’HD ed è riportata un’alta percentuale di gatti affetti da HD con risultati negativi a tutti i test per la ricerca delle IgE.
Sintomi clinici e diagnosi della dermatite da ipersensibilità
Poiché l’HD si manifesta con una grande varietà di sintomi clinici, è necessario un accurato e approfondito iter diagnostico. La diagnosi di HD nel gatto dovrebbe essere basata sull’esclusione di altre malattie pruriginose provocate da reazioni avverse al cibo, ectoparassiti, infezioni fungine e batteriche, infezioni virali, alopecia psicogena, malattie autoimmuni (p. es. pemfigo) e tumori.
Si ipotizza una predisposizione genetica ed è stato evidenziato che le femmine sono più soggette a HD non da pulci, mentre i maschi sembrano più soggetti a HD da pulci.
Nella maggior parte dei gatti l’insorgenza dei sintomi si manifesta tra i 6 mesi e i 3 anni di età.
Nella maggior parte dei casi le manifestazioni cliniche dell’HD non da pulci sono: prurito con escoriazioni sulla testa, sul muso, sul collo (che possono poi estendersi all’addome e alle estremità), alopecia simmetrica autoindotta, manifestazioni del complesso granuloma eosinofilico (placca o granuloma eosinofilico, ulcera indolente) o dermatite miliare.
Il gatto con HD indotta da pulci presenta prurito e lesioni nella regione dorso-lombare, sulla coda, sulla testa e sul collo.
Il gatto con HD indotta da reazioni avverse al cibo presenta più frequentemente prurito e lesioni sulla testa, sul muso e sul collo; inoltre può presentare sintomi gastro-intestinali.

In conclusione, si evidenzia che il prurito e le lesioni su testa e collo sopra descritti sono comuni nella maggior parte dei casi e quindi non possono essere considerati specifici per la diagnosi di HD.
Possono essere presenti anche sintomi quali: asma, rinite e blefaro-congiuntivite anche se in un ridotto numero di casi.
Il percorso diagnostico deve quindi prevedere l’esclusione e l’eventuale trattamento nei confronti di dermatofiti, infezioni batteriche, ectoparassiti (Cheyletiella, Otodectes, Notoedres), pulci, reazioni alimentari avverse, patologie autoimmuni (p. es. pemfigo) e disordini psicogeni.
Si può considerare, con una buona probabilità, che i gatti soffrano di un’HD non da pulci se sono presenti almeno 5 dei seguenti 8 criteri (Favrot e al.):
- almeno due parti del corpo coinvolte,
- alopecia simmetrica,
- almeno due dei seguenti quadri clinici: alopecia simmetrica, dermatite miliare, erosioni su testa e collo, dermatite eosinofilia,
- qualsiasi lesione sulle labbra,
- erosioni e ulcerazioni del mento e del collo,
- assenza di lesioni sul dorso,
- assenza di alopecia non simmetrica sul dorso e sulla coda,
- assenza di noduli e tumori.
I test “allergici”
E’ importante ricordare che il test sierologico per la ricerca delle IgE non può essere utilizzato per la diagnosi dell’HD felina. Il test sierologico può non essere diagnostico in caso di negatività. Pertanto i risultati vanno sempre valutati e interpretati alla luce dell’anamnesi clinica e ambientale dell’animale.