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FLUO Babesia gibsoni
Kit IFA per la ricerca degli anticorpi IgG anti-Babesia gibsoni
Specie: cane
Metodo: immunofluorescenza
Ricerca: anticorpale
campioni: siero e plasma
Lettura risultati: visiva con microscopio a fluorescenza
Formato: 10 vetrini, 50 vetrini, kit completo
Patogeno
Babesia gibsoni
La Patologia
La babesiosi canina (piroplasmosi) è una patologia trasmessa da zecche, a diffusione mondiale, causata da parassiti emoprotozoi del genere Babesia.
La zecca infetta trasmette la piroplasmosi attraverso il morso. Tutti gli stadi della zecca possono trasmettere la malattia, non solo le femmine adulte. La Babesia colonizza il globulo rosso, lo distrugge e rilascia nel sangue nuovi parassiti che vanno ad infettare altri eritrociti.
Dopo l’infezione viene solitamente prodotta un’importante risposta immunitaria, ma il sistema immunitario non è in grado di eliminare completamente l’infezione per cui animali infetti che guariscono sono portatori cronici del parassita.
La sieroprevalenza è più elevata nei cani adulti rispetto a quelli con meno di 1 anno. La trasmissione transplacentare è probabile, e determina cuccioli deperiti o deboli.
Segni clinici
Nel cane la babesiosi può avere decorso iperacuto, acuto, cronico o subclinico, ed esistono anche delle forme atipiche. La malattia acuta è la sindrome più comune, mentre quella iperacuta è più rara.
Babesiosi iperacuta
Sintomi tipici:
- Coagulazione intravascolare disseminata (DIC)
- Ipotermia
- Coma
- Morte
Babesiosi acuta
Sintomi tipici:
- Anoressia
- Febbre
- Letargia
- Anemia emolitica acuta
- Trombocitopenia
- Aumento di volume della milza
- Aumento di volume dei linfonodi
- Vomito
- Ittero
- ematuria
Può sopravvenire la morte soprattutto nei cuccioli, ma la maggior parte degli animali guariscono da questa forma.
Babesiosi cronica
Vi sono scarse indicazioni relative alle forme croniche. I sintomi principali sono:
- Febbre intermittente
- Diminuzione appetito
- Dimagramento
Le forme subcliniche di solito sono asintomatiche, pur essendo comunque fonte di infezione.