Ehrlichia – Anaplasma IC

Test rapido per la ricerca degli anticorpi anti-Ehrlichia canis e anti-Anaplasma spp.

Specie: cane

Metodo: immunocromatografico (IC)

Ricerca: anticorpale

Campioni: siero, plasma o sangue intero

Lettura risultati: visiva in 10 minuti

Sensibilità: Ehrlichia 98% verso IFA, Anaplasma 97.8% verso IFA

Specificità: Ehrlichia 100% verso IFA, Anaplasma 100% verso IFA

Formato: 5 – 10 test

ISTRUZIONI DEL TESTACQUISTA Ehrlichia/Anaplasma IC

Patogeno

Ehrlichia canis

La Patologia

EHRLICHIOSI CANINA

L’ehrlichiosi canina è una patologia trasmessa da zecche e causata da Ehrlichia canis, un parassita intracellulare appartenente al genere delle Rickettsie, che infetta i globuli rossi fino a causare un’alterazione del loro funzionamento e la distruzione delle piastrine.
Le zecche si infettano facendo un pasto di sangue da un cane che presenta la malattia, sia nello stadio di larve che di ninfe, fungono da serbatoio della malattia e possono trasmettere l’infezione a cani sensibili per almeno 150 giorni dopo aver acquisito l’infezione.
L’erlichiosi presenta una diffusione mondiale; in Europa è maggiormente presente in Italia, Spagna e Portogallo.
L’evoluzione e l’esito dell’infezione dipendono da una grande varietà di fattori, compresa la carica batterica ricevuta. La presenza di malattie concomitanti, sostenute da altri parassiti veicolati da zecche o da altri patogeni, può influenzare le manifestazioni e la gravità.
Non esistono predisposizioni di età o di sesso per l’ehrlichiosi, tuttavia il pastore tedesco sembra essere più suscettibile di altre razze.

Segni clinici

Il decorso della malattia è stato suddiviso in tre fasi: acuta, subclinica e cronica, sulla base dei sintomi clinici e delle anomalie clinico-patologiche.
La fase acuta ha una durata di 2 – 4 settimane, durante le quali è possibile osservare sintomi quali:

  • febbre,
  • scolo oculo-nasale,
  • anoressia
  • depressione, letargia,
  • petecchie,
  • ecchimosi,
  • linfo-adenomegalia nel 20% dei casi,
  • splenomegalia nel 25% dei casi.

La maggior parte dei cani guarisce dalla forma acuta con un’idonea terapia.

I cani non curati possono andare incontro alla fase subclinica.
In questa forma il peso corporeo si normalizza e la piressia si risolve. I cani appaiono clinicamente sani, tuttavia la loro conta piastrinica può rimanere sotto i valori di riferimento. I cani posono rimanere in questa fase per anni.
La forma cronica è caratterizzata da una riduzione dell’ematopoiesi, che può esitare in pancitopenia. La prognosi in questa fase è infausta, il decesso avviene per infezioni secondarie e/o emorragie.
Altri sintomi che possono insorgere sono:

  • sintomi oculari: variazione nella colorazione e nell’aspetto dell’ochio, cecità, malattie retiniche, uveite anteriore,
  • sintomi neuro muscolari: meningite e/o stato emoraggico, neuropatie, convulsioni, muscolatura atrofica,
  • poliartrite,
  • infezioni concomitanti o secondarie.

Algoritmo diagnostico

Patogeno

Anaplasma spp. (A. phagocytophilum/A. platys)

La Patologia

ANAPLASMOSI CANINA

L‘Anaplasmosi è una malattia infettiva provocata da un batterio del genere Anaplasma, e trasmessa dalle cosiddette “zecche del bosco” (Ixodes ricinus). Queste zecche sono le portatrici dell’infezione batterica e lo trasmettono al cane quando si attaccano alla sua pelle e lo mordono per compiere il loro pasto di sangue. La distribuzione geografica della malattia ricalca quella del suo vettore. L’incubazione della malattia dopo un morso di zecca è di 1-2 settimane.

Una volta contagiato il cane, il batterio si insedia all’interno dei globuli bianchi del sangue, causando nell’animale danni progressivi come dolori cronici agli arti e, in casi più rari, disturbi neurologici. Alcuni soggetti sviluppano anche danni irreparabili ai reni e all’intestino.

Il problema più grande dell’anaplasmosi e di altre malattie trasmesse da zecche è la possibile coinfezione, ovvero la combinazione di più malattie nello stesso animale debilitato perché più facilmente aggredibile e portate dalle stessa zecca, quali la Borrelliosi o malattia di Lyme.

I sintomi possono non essere chiari e manifestarsi all’improvviso, quindi la malattia è difficile da trattare; una diagnosi precoce invece permette una guarigione completa.

Segni clinici

La maggior parte delle infezioni presenta sintomi aspecifici, quali:

  • Febbre alta
  • Letargia
  • Inappetenza
  • Dolore o disagio muscolo-scheletrico, caratterizzati da riluttanza al movimento, rigidità, debolezza e zoppia
  • Raramente vomito e diarrea

Se la malattia non è trattata, subentra una carenza di piastrine e di globuli bianchi, dolore articolare cronico e sintomi neurologici (rari).

 

La prevenzione

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Algoritmo diagnostico