IMB FIP

Kit per la ricerca degli anticorpi IgG anti-Coronavirus felino

Specie: gatto

Metodo: ELISA indiretto su substrato solido

Ricerca: anticorpale

campioni: siero, plasma o sangue intero

Lettura risultati: visiva con scala colorimetrica di riferimento

Sensibilità: FIP 95%*, 93.4%**, 100%***

Specificità: FIP 83%*, 99%**, 100%***

Formato: 12 o 120 analisi


*: studio A: “Evaluation of an in-practice test for feline coronavirus antibodies” Diane Addie.
**: studio B: Virology laboratory at the college of Veterinary Medicine in Auburn UIniversity.
***: studio C: Leeds Veterinary laboratories, 1997.

ISTRUZIONI DEL TESTACQUISTA IMB FIP

Patogeno

Coronavirus felino (FCoV)

La Patologia

La Peritonite Infettiva Felina (FIP) è una grave malattia infettiva causata da un coronavirus felino (FCoV). L’infezione da coronavirus è piuttosto frequente nei gatti; nella gran parte dei casi, però, non provoca problemi degni di nota; generalmente l’infezione è asintomatica oppure causa una lieve diarrea e per lo più guarisce in modo spontaneo.

Durante la replicazione intestinale il coronavirus felino può mutare e dare origine alla variante che causa la FIP. Ci sono fattori predisponenti alla mutazione da FCoV a FIP, ad esempio lo stress e la razza.

I gatti cominciano a eliminare il virus nelle feci (principale fonte di infezione da FCoV) dalla settimana successiva all’infezione.

In caso di insorgenza, la FIP può assumere 2 forme: una forma essudativa (umida) caratterizzata da versamenti toracici e/o addominali e una forma granulomatosa (secca) caratterizzata da lesioni granulomatose in diversi organi. I primi segni classici di FIP includono febbre intermittente, perdita di peso, anoressia e debolezza.

Non è semplice diagnosticare la FIP perché molte manifestazioni sono comuni ad altre patologie tipiche dei felini e perché nessun test clinico ((IC, ELISA, Immunofluorescenza ) singolarmente è conclusivo per la diagnosi di FIP.  Questi esami clinici possono essere utili per controllare la diffusione del virus in allevamento e quindi, per prevenire la comparsa della malattia.

La diagnosi si basa sui dati anamnestici, clinici e di laboratorio. Il sospetto diagnostico può essere confermato solo tramite tecniche che consentono di identificare il virus all’interno dei macrofagi presenti nel versamento e nei granulomi.

Algoritmo diagnostico