FLUO Toxoplasma gondii cat

Kit IFA per la ricerca degli anticorpi IgG anti-Toxoplasma gondii

Specie: gatto

Metodo: immunofluorescenza

Ricerca: anticorpale

campioni: siero e plasma

Lettura risultati: visiva con microscopio a fluorescenza

Formato: 10 vetrini, 50 vetrini, kit completo

ISTRUZIONI DEL TESTACQUISTA Fluo Toxoplasma gondii cat

Patogeno

Toxoplasma gondii

La Patologia

La toxoplasmosi è sostenuta dal protozoo Toxoplasma gondii, un parassita intracellulare obbligato che infetta tutti gli animali a sangue caldo. I gatti sono gli unici ospiti definitivi cioè eliminatori di oocisti.  Il parassita ha tre fasi infettive: gli sporozoiti nelle oocisti, i tachizoiti (fase di moltiplicazione attiva) e i bradizoiti (fase di moltiplicazione lenta) inclusi nelle cisti tissutali.

L’infezione può essere acquisita per via congenita, per ingestione di tessuti infetti (roditori, uccelli) e di acqua contaminata.

Nel gatto, dopo l’ingestione, T. gondii completa un ciclo enteroepiteliale in circa 3-10 giorni, con l’emissione di oocisti nelle feci. I gatti eliminano oocisti nelle feci solo per 1-2 settimane. In 1-5 giorni le oocisti sporulano divenendo infettanti e estremamente resistenti nell’ambiente. Il ciclo extraintestinale si realizza, in tutti gli ospiti intermedi, compreso il gatto, con l’ingestione di cisti tissutali o oocisti  e la formazione di tachizoiti, che vengono disseminati per via ematica e linfatica, infettando le cellule di quasi tutti i  tessuti. I soggetti immunocompetenti confinano le cellule infette in cisti tissutali contenenti bradizoiti, generalmente riscontrabili nel muscoli cardiaci e scheletrici e che restano dormienti anche per tutta la vita.

La toxoplasmosi, nel gatto è generalmente asintomatica o con manifestazioni diarroiche transitorie. Le forme cliniche sono molto rare nel gatto e rarissime nel cane.

Le forme cliniche acute, in soggetti immunodepressi o in animali giovani con trasmissione transplacentare, interessano soprattutto il fegato, i polmoni e il sistema nervoso centrale.
Le forme sistemiche solitamente si sviluppano in seguito alla riattivazione di un’infezione latente e si manifestano con l’interessamento tissutale prevalente di polmoni, sistema nervoso centrale, fegato e pancreas, cuore e occhi

Le manifestazioni cliniche nel cane comprendono prevalentemente segni sistemici associati ad infezioni respiratorie, gastroenteriche o neuromuscolari.

Algoritmo diagnostico