
FelV/FIV IC
Test Rapido per la ricerca dell’antigene del Virus della Leucemia felina e degli anticorpi contro il Virus della Immunodeficienza felina
Specie: gatto
Metodo: immunocromatografico (IC)
Ricerca: antigenica/anticorpale
Campioni: siero, plasma o sangue intero
Lettura risultati: visiva in 10-15 minuti
Sensibilità: FelV 100% verso ELISA, FIV 98.5% verso Western Blot
Specifictà: FelV 95% verso ELISA, FIV 99.7% verso Western Blot
Formato: 5 – 10 test
Patogeno
Virus della Leucemia felina
La Patologia
LEUCEMIA FELINA
La Leucemia felina (FeLV) è una malattia infettiva sostenuta da un retrovirus della sottofamiglia Oncovirinae, in grado di indurre immunodepressione, neoplasie e anemia.
E’ molto diffusa ed è una delle principali cause di morte nel gatto, correlata a fattori di rischio come accesso all’ambiente esterno o coabitazione (gattili, allevamenti, pensioni). La trasmissione avviene soprattutto mediante contatto con fluidi organici infetti (saliva soprattutto) e a seguito di morsi. E’ inoltre possibile la trasmissione per via verticale (per via intrauterina e attraverso il latte). La suscettibilità è maggiore nei gatti giovani.
Dopo la penetrazione nell’organismo, il virus replica a livello del nel tessuto linfoide orofaringeo per poi alla mucosa intestinale e respiratoria e alle ghiandole salivari e infine diffondersi al midollo osseo. Questa prima fase viremica , che avviene in 2-4 settimane e che può presentare febbre, malessere e finfoadenopatia si evolve con i diversi quadri clinici che dipendono da diversi fattori: lo stato immunitario e l’età del gatto, dal ceppo e la concentrazione virale e dalla durata dell’esposizione.
Si potranno così avere 3 possibili decorsi:
Eliminazione del virus: in cui i gatti immunocompetenti neutralizzano il virus con l’estinzione dell’infezione in 4-8 settimane.
Viremia transitoria: in cui il virus viene neutralizzato dal sistema immunitario quando si è localizzato a livello del midollo osseo (dopo 3 settimane di viremia), determinando un’infezione latente che può riattivarsi in seguito a determinati stimoli o a stress. I gatti in questa fase non sono infettivi e la riattivazione diventa più improbabile man mano che passa il tempo in fase di latenza. L’alterazione cellulare portata dal virus può portare però a neoplasie o mielosoppressione.
Viremia persistente: quando il sistema immunitario non riesce a contenere l’infezione che se persiste per più di 16 settimane è destinata a portare il gatto alla morte entro 3 anni dalla diagnosi per lo sviluppo di malattie correlate al virus..
Le malattie correlate all’infezione comprendono neoplasie linfoidi maligne disordini mieloproliferativi, anemie (rigenerativa e non rigenerativa), sindrome “simil-panleucopenica”, varie malattie legate all’immunosoppressione indotta e varie patologie immunomediate.
Infezioni atipiche: molto raramente si riscontra una persistente replicazione virale locale con produzione scarsa e intermittente di antigeni.
I test per la diagnosi della FeLV permettono di evidenziare la presenza o meno dell’antigene.
Negli ultimi 25 anni la prevalenza dell’infezione da FeLV è calata notevolmente, grazie a test diagnostici e vaccini affidabili.
Algoritmo diagnostico

Patogeno
Virus dell’Immunodeficienza felina
La Patologia
IMMUNODEFICIENZA FELINA
Il virus dell’immunodeficienza felina (FIV) è un Lentivirus della famiglia Retroviridae isolato nei gatti con caratteristiche correlabili all’HIV umano. La trasmissione avviene soprattutto tramite ferite da morsi o graffi di gatti infetti mentre molto meno comune la trasmissione da saliva, accoppiamento e per via transplacentare.
Inizialmente, il virus si replica nei linfociti T-helper (CD4+), poi successivamente nei linfociti T-citotossici (CD8+), macrofagi e linfociti B inducendo un periodo transitorio di febbre, linfoadenopatia e neutropenia seguito dall’attivazione della risposta immunitaria con una diminuzione del virus circolante. A questa fase acuta segue una fase di latenza asintomatica che può perdurare mesi o anni durante la quale però i linfociti T-helper diminuiscono progressivamente compromettendo il sistema immunitario. A distanza di mesi o anni si può verificare pertanto una riacutizzazione della replicazione virale, con conseguente comparsa della sindrome da immunodeficienza, responsabile dell’insorgenza di infezioni secondarie, disordini neurologici, neoplasie.
La diagnosi della FIV è basata sulla ricerca degli anticorpi la cui produzione inizia generalmente circa 3-4 settimane dopo l’infezione e che perdurano per tutta la vita dell’animale. I gattini al di sotto dei 6 mesi di età, possono dare risultati falsi positivi quando assorbono gli anticorpi materni (da madri positive), poi gli anticorpi vengono eliminati e dopo i quattro mesi ritornano ad essere negativi.
La prevenzione
Diagnosticare in tempo la patologia del tuo animale può salvargli la vita.
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Algoritmo diagnostico
